domenica 23 gennaio 2011

Peti Cerebrali. Wasp starts.

Diamo il benvenuto come new entry a Wasp, la terza blogger del trio di tre. Non ci avevate pensato prima, ma trio vuol dire che ci sono tre persone. Questa è la nuova blogger. Trattatela bene o vi sdrumo i denti sul marciapiede e ci piscio sopra. Ai denti, non al marciapiede, non sono un maleducato.
Jack in trasferta.


Avvertenze: prima di leggere il seguente scritto, bisogna avvertire i fruitori che appunto si apprestano alla lettura del seguente, che si tratta di pure, semplici e innocenti cazzate. Buona Lettura! (sempre se ci saranno fruitori del seguente scritto, ovviamente.)

Capitolo I
Questa storia ha inizio un martedì sera qualsiasi, di una settimana qualsiasi, di un mese qualsiasi dell’ anno scorso. (hehehe…che vi credevate.)
Era estate. Soffiava lo scirocco, la visibilità era ottima e il mare calmo. Il cielo pareva un drappo di velluto nero spruzzato di luci dorate, e da un bosco fitto come quello delle fate giungevano all’ orecchio e alla vista un filo di fumo e l’ allegro scoppiettio di un fuoco.
(….. Avviciniamoci per scoprire chi è il bravo genio che ha deciso di accendere un fuoco nel folto della foresta, incurante del depliant dei vigili del fuoco e degli avvertimenti del capo della protezione civile.)
Ci inoltriamo fra le fronde, schiviamo rami bassi, insetti e fatine e… cogliamo alle spalle un aitante giovinetto seduto vicino ad un potenziale incendio doloso, in compagnia dei suoi fidi compagni di viaggio: un pollo e una cavalla. Ma ora mimetizziamoci con l’ ambiente circostante e vediamo un pò di farci gli affari suoi. E se rimane tempo, ci facciamo una rapida panoramica generale della zona.
“E’ una buona serata per la caccia”,
mormorava fra se e se, lanciandosi intorno di tanto in tanto degli sguardi furtivi, come se temesse l’ attacco
improvviso di una tigre del bengala (ma la tigre del bengala in questa storia almeno per ora non compare, quindi poteva stare tranquillo). Poi all’ improvviso aprì la bisaccia che portava legata in vita e Lancillotto (così si chiamava il giovane) tirò fuori uno di quei cosetti che arrostiscono sempre i boyscouts nei film americani (la regia mi comunica che si tratta di marshmallows…ma i marshmallows non sono caramelle morbide? Arrostiscono le caramelle?Bleeeeee….), vabbè comunque, lo infilzò su un rametto e lo avvicinò al fuoco.
“E’ una buona serata per una caccia, Slayer”,disse a mezza voce al pennuto accucciato al suo fianco. Il pollo mosse un po’ la cresta e si girò dall’ altro lato.
“Cazzo..lasciami dormire in santa pace...hai rotto da ieri co sta cosa..”pensò il pollo.
Mmmhh. Che tipo interessante. -_- andiamoci a fare un giro dall’ altra parte del bosco, và…
Dall’ altro lato del bosco c’ era una vecchietta che voleva imparare a volare e quindi si dilettava con invenzioni tipo Leonardo Da vinci, ma senza troppo successo come testimoniavano le sue numerose fratture al coccige(che cos’è?O.o?)(-__- osso sacro?rende meglio?). E appollaiato sul ramo di un pero (perché proprio un pero?) vi era anche un merlo che, in compagnia del suo fido topo sniffatore di salviette pampers, si credeva un campo di fragole (io sono la fragola capo…tu no…diceva…)… su un dirupo c’era un fiorellino che cantava”buonanotte fiorellino..brbrrbrbrbrbr”e vegetava…insomma, un posticino simpatico e normale. Vediamo se Lancy si è evoluto in qualche modo….
No. Se ne sta sempre vicino a quel maledetto fuoco a ripetere roba sulla caccia.
Oh! Si sta alzando…e sta andando verso la cavalla, che nel frattempo sta dormendo beata. Un momento di tenerezza fra il cavaliere e il suo destriero!Avviciniamoci! La cavalla dunque dorme. E russa anche un po’. Lancillotto va a rompere anche lei con la storia della caccia, al che l’ animale si incazza e gli dà un calcio, facendolo volare tipo team rocket dei Pokemon.

Wasp.

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